Acerbis

Riconosciuta come una delle poche aziende italiane che per prime, fin dagli anni Sessanta, hanno contribuito alla nascita e alla diffusione del mobile di design italiano, Acerbis è oggi una realtà industriale estremamente dinamica, sempre pronta a recepire i segnali di una società in rapido cambiamento. La costante tensione verso 'il nuovo' e la continua ricerca di un legame con quanto avviene nel mondo che ci circonda, che a sua volta determina l'evoluzione dei modi di abitare, è la linea guida fondamentale di ogni nuovo mobile di Acerbis. L'utilizzo di nuovi materiali, lo studio di nuovi sistemi di apertura o di assemblaggio, la proposta di tipologie e modelli estetici nuovi, sono frutto di un vivace e prolifico scambio di idee con designer di fama mondiale o giovani talenti, e da sempre hanno caratterizzato l'ampia ed eclettica collezione di Acerbis. Il core-business è la produzione di mobili contenitori, sviluppati e realizzati quasi interamente all'interno dell'azienda, in cui la più moderna tecnologia industriale si fonde alla tradizione e all'abilità tecnica ed artigianale, tramandata di generazione in generazione, fin dal primo laboratorio artigianale fondato nel 1870 da Benvenuto Acerbis, nonno di Lodovico Acerbis, attuale proprietario. L'azienda è presente oltre che in Italia, che rappresenta il primo mercato con il 30% del fatturato, anche in tutto il mondo attraverso una rete di selezionati rivenditori. Con l'arrivo di Enrico, figlio di Lodovico, responsabile del settore marketing e coinvolto con il padre nelle strategie di prodotto, così come del fratello Marco, architetto che collabora in qualità di designer alla creazione di nuovi modelli, l'azienda vede l'ingresso della quarta generazione e si appresta ad affrontare le sfide del presente. ......... Gli anni '80: ricerche e sperimentazioni fra oggetto e sistema L'inizio degli anni '80 coincide con un vocabolario produttivo oramai rinnovato, fatto di ricerca tecnica, sperimentazione sui materiali, accuratezza dei dettagli, uso consapevole del colore, finiture tecnologicamente avanzate, chiarezza strutturale e funzionale. Senza appiattirsi sul sogno di una mera razionalità del disegno, Acerbis si caratterizza nell'offerta di oggetti ad alte prestazioni estetiche, pronti a interagire con lo spazio dell'immaginario domestico. Sulla scia di progetti come il sistema Hilton (Acerbis-Stoppino, 1978), i tavoli Maxi (Giotto Stoppino, 1978), il sistema Madison (Acerbis-Stoppino, 1980), inizia una originale ricerca sul confine fra l'individualità dell'oggetto singolo e la versatilità del sistema componibile. Particolarmente interessanti le mensole modulari Lux (Acerbis-Stoppino, 1980), che introducono l'ancora attuale tema della luce quale componente integrato di progetto; i tavoli Menhir(Acerbis-Stoppino, 1980), gioco combinatorio di marmi cristalli e acciaio retto da geometrie semplici; la consolle O sole mio (Acerbis-Stoppino, 1980), quasi una rivisitazione ludica della classica psiche ............... Un catalogo aperto: gli anni '90 e il confronto con mercati allargati La ritrovata attualità del legno si concretizza nel 1991 in ben cinque collezioni parallele. Andrea Branzi firma il sistema di contenitori parete York; Gianfranco Frattini disegna la collezione Proust; Acerbis-Stoppino disegnano la credenza Quartetto, che apparirà anni dopo riprodotta in una emissione postale dedicata al Design edita dalle Poste Italiane. A suggello degli anni '90 sono gli eleganti contenitori Aldous di Giorgio Gurioli (1996) e la libreria Cambridge disegnata da Sir Norman Foster (1997), esempio di raffinato equilibrio formale e tecnologico.